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Offerta formativa 2023-24

Per l’anno accademico 2023-2024 la Scuola di Paleografia e Storia del Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ETS propone un fitto calendario di corsi e laboratori online e in modalità mista. Tutti i partecipanti ai corsi varanno accesso alla piattaforma di e-learning e-SPeS, dove saranno caricati i materiali didattici e le registrazioni delle lezioni. Inoltre coloro che avranno frequentando almeno il 75% delle lezioni riceveranno un attestato di partecipazione.

Ecco l’elenco dei corsi programmati e di prossimo avvio. Dopo la pubblicazione, il titolo del corso si colorerà di rosso. Cliccando su ciascun titolo, verrete reindirizzati alla pagina dedicata con tutte le informazioni sul programma, sul calendario e sulle modalità di iscrizione.

 

Autunno 2023

 

  • Avviamento alla Paleografia musicale: Il corso, tenuto da Laura Albiero e Alessandra Ignesti, intende proporre un’introduzione alle grafie musicali cosiddette neumatiche utilizzate nei manoscritti liturgici del Medioevo occidentale. Si svolgerà ogni mercoledì dalle 17 alle 19 dal 27 settembre al 6 dicembre 2023.
  • I tecnici della Scrittura. Testi e contesti laici (secc. XI-XIV): ciclo di seminari gratuiti organizzato dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento di Ricerca e innovazione Umanistica, sotto la direzione scientifica di Corinna Drago e Pietro Silanos. Il semnario, tenuto da diversi docenti, si svolgerà in modalità mista, online e in presenza (presso l’università di Bari) dal 7 novembre al 5 dicembre 2023, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
  • Laboratorio edizioni di fonti testamentarie: si tratta di un laboratorio pratico, tenuto da Attilio Bartoli Langeli Eleonora Rava e Mauro Ronzani, che si propone di introdurre alle tecniche, ai metodi, alla cultura dell’edizione delle fonti testamentarie, attraverso un percorso di durata annuale (ottobre-maggio) con incontri a cadenza mensile. Si svolgerà un venerdì al mese dalle ore 16.30 alle ore 19.30.
  • Access per umanisti: il corso di carattere pratico ha l’obiettivo di rendere i partecipanti capaci di costruire un database adatto all’indicizzazione dei dati ricavabili dalle fonti documentarie più disparate (testamenti, compravendite, mutui, donazioni, registri contabili, lettere ecc.). Si svolgerà a cadenza bisettimanale ogni lunedì dal 6 novembre, al 18 dicembre 2023, dalle 16 alle 19.
  • Laboratorio di Paleografia pratica e storia (UNITUSCIA): rivolto a tutti gli studenti universitari della Tuscia interessati a imparare a leggere testi e documenti originali in latino e in volgare del Medioevo e della prima età moderna. Si svolgerà a cadenza bisettimanale il giovedì dal 26 ottobre 2023 al 4 aprile 2024. 

 

Inverno 2024

  • Tra testo e immagine. Forme ed evoluzioni del manoscritto miniato medievale: Il corso, tenuto da Luca Di Palma, intende introdurre i partecipanti alla conoscenza del libro miniato, servendosi di un approccio pratico per consentire di riconoscere le varie tipologie illustrative, la classificazione e la descrizione delle miniature. Si svolgerà online, il martedì dalle 17.00 alle 19.00, dal 30 gennaio al 5 marzo 2024.
  • Fonti francescane 2024: siamo arrivati alla terza edizione del seminario sulle fonti francescane. I seminari sono a cadenza mensile, dal 12 gennaio al 14 giugno 2024.
  • Paleografia pratica per tutti 2024: il corso intende introdurre i partecipanti alla conoscenza delle scritture a mano utilizzate per i documenti e i libri dopo l’invenzione e la diffusione della stampa a caratteri mobili (XVI-XX secolo). Il corso si svolgerà il lunedì dalle 17 alle 19,30 con cadenza quindicinale a partire dal 5 febbraio fino al 20 maggio 2024.
  • Leggere e capire il latino medievale II: Il corso, tenuto da Marina Soriani Innocenti, intende fornire ai partecipanti una conoscenza di base della lingua latina medievale, guidandoli nella traduzione e interpretazione di testi latini del basso Medioevo. Le lezioni si terranno il mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 a partire dal 14 febbraio.

Primavera

  • L’Araldica come disciplina storica 2024: Il corso, tenuto da Paola Monacchia, intende approcciare l’araldica come disciplina utilizzata nella ricerca storica e mostrare in modo pratico come descrivere uno stemma. Le lezioni si terranno il mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 a partire dal 10 aprile.

I corsi continueranno nel 2024. Sono attualmente in programma:

  • Avviamento libro antico
  • Catalogare su Manus-online
  • Documenti, istituzioni, diritto II
  • Introduzione all’uso di Classical Text Editor

La lista è ancora provvisoria. Altre attività sono in corso di definizione.

Se avete dubbi o domande sullo svolgimento dei corsi, consultate la nostra sezione FAQ!

Donne nella Tuscia

In occasione della festa liturgica di santa Rosa (6 marzo) e della giornata dedicata alle donne (8 marzo) il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo, in collaborazione con l’ICET (Istituti Culturali Ecclesiastici della Tuscia), il 2 marzo alle ore 15.30 presso la Sala del Quattrocento del Monastero di S. Rosa, organizza un pomeriggio dal titolo “Donne nella Tuscia”. 

Introduce: Santino Tosini

Presentando dei brevi medaglioni di donne della Tuscia, intervengono:

Claudio Canonici, Caterina Paluzzi

Rocco Ronzani, Rita da Cascia

Annamaria Valli, Maria Cecilia Baij

Luciano Osbat, Giacinta Marescotti

Francesco Nocco, Lidia Montesi

Filippo Sedda, Rosa da Viterbo

Monica Ceccariglia, Maria Giuseppa dei Sacri Cuori

Attilio Bartoli Langeli, Maria Maddalena Pollioni

Francesco M. Cardarelli, Margarita di Grosseto poi di Viterbo

Coordina: Eleonora Rava

Sarà disponibile la diretta streaming sul canale YouTube del CSSRV : https://bit.ly/YouTubeCSSRV

Tra testo e immagine. Forme ed evoluzioni del manoscritto miniato medievale

 

 

Il corso, tenuto da Luca Di Palma, intende introdurre i partecipanti alla conoscenza del libro miniato, servendosi di un approccio pratico per consentire di riconoscere le varie tipologie illustrative, la classificazione e la descrizione delle miniature. Saranno infatti studiati e analizzati vari casi concreti di miniature con esercizi di lettura (stilistica e iconografica) e con esercitazioni che i partecipanti potranno svolgere a casa.

Programma

ON-LINE Martedì dalle 17.00 alle 19.00

30 gennaio: Breve storia dei manoscritti d’uso liturgico e della loro decorazione

6 febbraio: Manoscritti per il canto: i corali di San Sisto a Piacenza

13 febbraio: Manoscritti per la devozione: i libri d’ore

20 febbraio: Manoscritti per l’educazione: il caso dei codici sforzeschi

27 febbraio: Manoscritti e legature: alcuni casi celebri

5 marzo: Nascita e sviluppo del collezionismo di manoscritti e miniature

Iscrizione

Il contributo per il corso è di 80 €, è prevista una riduzione del 50% per gli iscritti alle università convenzionate. Potrà essere versato attraverso bonifico bancario al seguente IBAN: IT18I0100514500000000001267 o tramite paypal.me/cssrv, precisando sempre la causale: “Contributo manoscritto miniato – Nome cognome”.

Le iscrizioni dovranno pervenire attraverso questo modulo entro il 23 gennaio 2024 (è necessaria una Gmail per la compilazione). All’atto dell’iscrizione sarà necessario allegare la ricevuta del versamento. Prima dell’inizio delle lezioni gli iscritti saranno inseriti sulla piattaforma e-SPeS dove sarà disponibile il materiale didattico e le registrazioni del presente corso e di quello di avviamento del 2023.

È previsto un attestato di partecipazione per chi ha seguito in diretta almeno 4 lezioni.

Scopri le altre attività SPeS qui!

 

E se hai dubbi, consulta la sezione FAQ!

 

Brochure

 

 

Fonti francescane 2024

Siamo arrivati alla terza edizione di questo seminario online. Esso vuole offrire a studiosi e appassionati un nuovo strumento di approccio alle fonti francescane, alternando esperti a livello internazionale e giovani ricercatori. L’ordine di presentazione delle fonti sarà cronologico e verrà annualmente declinato secondo un tema guida evidenziato da una relazione di carattere più storiografico.

Destinatari

Studiosi e appassionati del mondo francescano e della sua storia, che desiderino approfondire la conoscenza delle numerose fonti storiche.

Iscrizione

Le iscrizioni dovranno pervenire rigorosamente entro il 7 gennaio 2023  attraverso questo modulo. Il corso è completamente gratuito.

Qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni gli iscritti saranno inseriti sulla piattaforma e-SPeS, dove troveranno il link per collegarsi via Zoom, i materiali didattici e saranno disponibili le lezioni registrate.

Sarà rilasciato un attestato di partecipazione a coloro che avranno frequentato almeno il 75% delle lezioni.

Programma 2024

Venerdì, online ore 17

12 gennaio Aleksander Horowski, Memoriale in desiderio anime e Tractatus de miraculis

9 febbraio Elisa Bovi, Legenda trium sociorum

8 marzo Michele Lodone, La questione francescana

12 aprile Lorenzo Turchi, Legenda maior e minor

17 maggio Alexa Bianchini, Sacrum commercium

14 giugno Nunzio Bianchi, Liber de laudibus

 

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Locandina

 

INCASTRI PER RICOSTRUIRE

Il progetto Incastri per ricostruire è frutto del lavoro svolto da un gruppo di persone detenute nell’ambito delle attività di formazione che il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo e l’Università degli Studi della Tuscia hanno avviato a partire dal 2020 in collaborazione con la Casa Circondariale di Viterbo. Esso gode del supporto della Regione Lazio – Direzione Affari Istituzionali e Personale (Determinazione 24 /11/2022, n. G16329), è coordinato da Eleonora Rava e Paola Pogliani, si svolge in collaborazione con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, si avvale della progettazione dell’ing. Elena Starnini Sue e della collaborazione di suor Lucia Di Martino, Lucia Maiorano, Lucia Malvinni, Patrizia Tagliatti. L’idea è nata per promuovere attività creative e manuali che garantiscano un accesso al mondo del lavoro partendo dalla conoscenza della progettazione e produzione di un modello semplificato e in scala ridotta di una delle macchine di Santa Rosa: Volo d’angeli. Il percorso offerto è stato articolato in incontri settimanali a cui hanno preso parte i protagonisti della progettazione, della costruzione e del trasporto della macchina di Santa Rosa – Raffaele Ascenzi, Alessio e Mirko Fiorillo, Massimo Mecarini, Giuseppe e Luigi Zucchi – ed in attività pratiche svolte con strumenti didattici che fanno riferimento alla metodica di apprendimento “learning by doing” per favorire la libera espressione della persona detenuta oltre che per coinvolgerla in attività di studio, ricerca e laboratoriali. Il risultato è la realizzazione di un modello componibile e creato, in serie limitata, a partire da semilavorati in legno utilizzando, anche per il packaging, unicamente materiali ecocompatibili. Il modello viene distribuito smontato in piccole parti che, una volta assemblate tra loro con la tecnica dell’incastro, daranno luogo alla struttura tridimensionale. Questa modalità di realizzazione in scala ridotta della macchina di Santa Rosa rappresenta un’innovazione nell’ambito della nota tradizione culturale viterbese. La macchina è espressione della volontà di mantenere viva, fra memoria e fede, la tradizione che lega Viterbo alla patrona cittadina; il trasporto della macchina è simbolo della condivisione dei compiti, del coordinamento, dello sforzo e del sacrificio di oltre cento uomini che se ne fanno carico. Cooperazione e lavoro di gruppo sono i valori che animano il progetto sviluppato con le persone detenute a Viterbo realizzando il modello della macchina di Santa Rosa, una struttura modulare da ricomporre e a cui dare solidità.

I modelli tridimensionali sono frutto del lavoro di Kayhan B., Francesco B., Patrizio C., Pietro C., Christan C., Giuseppe D.M., Calogero F., Daniele F., Stefano F., Sebastiano M., Leonardo M., Giuseppe M., Salvatore N. , Nicola S., Costantino S., Luca T., Jacopo V. I testi sono di: Francesco B. e Patrizio C. con la collaborazione di Andrea M., Luca T., Giuseppe M, Salvatore N. e Stefano F.

Mostra: la ceroplastica nei monasteri clariani

a cura di Lucia Malvinni

Il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ETS organizza a Viterbo una mostra dal titolo “La ceroplastica nei monasteri femminili clariani” dal 7 dicembre 2023 al 30 gennaio 2024, dislocata in due sedi. La mostra si inaugura il 7 dicembre secondo gli orari e i programmi visibili sotto.

Da sempre apprezzata per le sue qualità uniche di malleabilità e somiglianza con l’epidermide umana per via del suo aspetto morbido e levigato, la cera ha trovato, nel corso della storia, diversi impieghi nelle attività artigianali e manuali. Venne impiegata come collante, come materia plastica nella realizzazione di statue antropomorfe, modelli anatomici e decorazioni a rilievo e, infine, come materiale da stampo per creare oggetti in metallo e in qualità di additivo come legante nelle arti pittoriche. Per queste sue caratteristiche, nei monasteri femminili nei secoli passati si utilizzava la cera per produrre oggetti con funzione devozionale, volta a soddisfare le esigenze di culto popolare, in modo particolare attraverso la realizzazione di ceri, ex voto, statuette e figurine del presepe.

Sul finire del Seicento l’arte della ceroplastica devozionale era considerata appannaggio delle monache, soprattutto riguardo ai Bambinelli. Le statue di cera potevano raffigurare Gesù bambino in fasce in vari atteggiamenti: supino, assiso in trono o su una semplice sediolina, dormiente o vigile, in posizione orante o in espressioni naturalistiche. Queste statue potevano essere vendute come doni diretti alle giovani spose in quanto oggetti propiziatori e di buon auspicio; potevano far parte della dote delle monache o sancire la comunione spirituale con altri conventi come nel caso del famoso simulacro di Maria Bambina conservato nell’omonimo santuario di Milano. In altri casi, le sculture in ceroplastica riproducenti il Bambinello e Maria bambina venivano realizzate con lo scopo di essere regalate alle personalità cattoliche di spicco.

Per comprendere i motivi che si celano dietro la produzione di manufatti aventi le sembianze di Gesù e Maria bambini, dobbiamo riflettere sugli influssi di natura spirituale e disciplinare mossi dalla riforma tridentina. Quest’ultima, in linea con il Vangelo, sosteneva l’utilizzo di modelli di comportamento morale da proporre ai fedeli (exempla) attraverso la creazione di sculture di santi e martiri. L’arte ceroplasta si diffuse soprattutto tra gli ordini Mendicanti. Pertanto statue di cera di Gesù Bambino erano diffuse, fra il Seicento e il Settecento, in un numero cospicuo di monasteri di Clarisse.

Orari della Mostra

Monastero di S. Rosa (via S. Rosa, 33)

Tutti i giorni 9.30/12.30, 15.30/18.30 (chiuso il lunedì pomeriggio, tranne il 25 e il 1° gennaio)

Monastero di S. Bernardino (piazza della Morte) 

(coming soon!!!)

 

Access per umanisti 2023

Crea il tuo database in 12 ore

Il corso ha l’obiettivo di rendere i partecipanti capaci di costruire un database adatto all’indicizzazione dei dati ricavabili dalle fonti documentarie più disparate (testamenti, compravendite, mutui, donazioni, registri contabili, lettere ecc.), tenendo conto della necessità negli studi umanistici di analizzare i dati dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. Si utilizzerà il software Microsoft Access.

Il corso si svolgerà online e ha un carattere eminentemente pratico: i partecipanti realizzeranno, infatti, insieme ai docenti un database per indicizzare i dati contenuti in varie tipologie documentarie.

Il corso sarà articolato in attività laboratoriali di gruppo, divise in 4 incontri di 3 ore (12 ore complessive).

OBIETTIVI

Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:

  • realizzare database semplici e complessi in Access;  
  • creare maschere di inserimento;
  • fare ricerche (query) semplici e incrociate;
  • creare report.

MATERIALI DIDATTICI

Ciascun corsista avrà a disposizione, all’interno di una piattaforma e-learning dedicata, materiali didattici di supporto e di approfondimento degli argomenti trattati. È necessario che i partecipanti abbiano installato sul proprio computer il programma Microsoft Access e abbiano una qualche familiarità con le scritture della documentazione d’archivio.

ISCRIZIONI

Il contributo per il corso è di 150 € (100 € per le istituzioni convenzionate con il CSSRV). Potrà essere versato attraverso  bonifico bancario al seguente IBAN:  IT18I0100514500000000001267 o tramite paypal.me/cssrv,  precisando sempre la causale: “Contributo Access per umanisti – Nome cognome”. 

Le iscrizioni dovranno pervenire attraverso questo link (è necessaria una Gmail per la compilazione) entro il 30 ottobre. All’atto dell’iscrizione sarà necessario allegare la ricevuta del versamento. Il corso è a numero chiuso (massimo 15 partecipanti). Prima dell’inizio delle lezioni gli iscritti saranno inseriti sulla piattaforma e-learning e-SPeS dove sarà pubblicato il link per il collegamento Zoom, il materiale didattico e le registrazioni delle lezioni. 

È previsto un attestato di partecipazione per chi avrà seguito 3 lezioni su 4. 

I tecnici della scrittura

Il ciclo di 5 seminari “Medioevo delle Fonti” è organizzato dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento di Ricerca e innovazione Umanistica, sotto la direzione scientifica di Attilio Bartoli Langeli, Corinna Drago e Pietro Silanos. I seminari sono tenuti da diversi docenti e si svolgeranno in modalità mista, online e in presenza (presso l’università di Bari) dal 7 novembre al 5 dicembre 2023, dalle ore 16.00 alle ore 18.00. 

Destinatari: chiunque sia interessato 

Date: 7 novembre – 5 dicembre 2023, tutti i martedì dalle 16.00 alle 18.00

Modulo iscrizione: https://bit.ly/tecniciscrittura

Come: in presenza (Bari ) e online, senza possibilità di visionare le registrazioni delle lezioni

Qui di seguito i dettagli del corso.

Limiti: muri e confini nella storia

Convegno internazionale Procida, 23-24 settembre 2023

Il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo ETS organizza il convegno internazionale grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e in collaborazione con diversi istituti culturali e università italiane e straniere.

La scelta di Procida è direttamente connessa con il riconoscimento della sede come città della cultura 2022 con il tema “isola che non isola”. Infatti, muri e confini sono diventati una fonte di ansia e disagio nel mondo contemporaneo, perché i movimenti transnazionali di persone hanno eretto nuovi ‘muri’ tangibili e intangibili. Questi segni sono per lo più invocati come barriere per racchiudere e proteggere o per dividere e segregare. Eppure, l’indagine storica dimostra che muri e confini hanno spesso unito le persone, consentendo interazioni multiple sia all’interno che all’esterno del dominio del tempo e dello spazio. Il convegno cerca di esplorare queste relazioni esaminando come muri e confini – materiali, immateriali, ideologici, di genere, linguistici ecc. – possano essere variamente permeabili, collegando piuttosto che dividendo.

Gli interventi sono caratterizzati da approcci multidisciplinari: giuridico, religioso, geografico, culturale, antropologico, linguistico e sociale.

Comitato scientifico:

Simone Allegria, Antonella Ambrosio, Antonio Carannante, Andrew Cecchinato, Francesco Crupi, Ana Del Campo, Rosalba Di Meglio, Maurizio Errigo, Marco Meglio, Paola Pogliani, Irene Poli, Eleonora Rava, Francesca Rossi, Carlo Tedeschi.

Informazioni: segreteria-limiti@centrostudisantarosa.org 

Macchine di pace al Santuario di S. Rosa

In continuità con la mostra “La forza della fede” che già presentava uno spaccato sulla macchina di S. Rosa, nella sala del Quattrocento del Monastero di S. Rosa è stata allestita la mostra internazionale “Machines for Peace”, ricollegandosi al progetto Macchine di Pace, che ha preso avvio a Viterbo lo scorso anno per celebrare i dieci anni del riconoscimento UNESCO delle feste di Rete delle grandi Macchine e spalla, che coincide con il ventennale della Convenzione UNESCO 2003. La mostra completa, che prima è stata a Betlemme e Praga e che poi ritornerà nel contesto internazionale ha voluto dare particolare rilievo alla ricorrenza celebrativa anche in funzione dei festeggiamenti per i 45 anni di vita del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa; infatti tra i collaboratori vi sono i Facchini e GRAMAS, l’associazione delle comunità della Rete.

Nella Sala delle Colonne si ospita l’’esposizione “Reportage di Patrimonio”, che presenta le feste narrate dagli scatti dei fotografi di comunità già presentata a Nola e Sassari.

La mostra, che resterà a Viterbo fino al 10 settembre, è realizzata in collaborazione con Ministero della Cultura- iCPI, è patrocinata dal Ministero degli Esteri, dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, dal Rotary International e FRACH e dal Rotary Club di Viterbo, dalla Federazione nazionale Italiana per l’UNESCO, dalla Diocesi di Viterbo, dalle Città della Rete e da Meraviglia Italiana.