Laboratorio di paleografia pratica e storia

Il Laboratorio di Paleografia pratica elementare ha costituito la prima delle iniziative previste dalla Convenzione Quadro firmata il 24 gennaio 2020 dall’Università degli Studi della Tuscia e dal Centro Studi Santa Rosa da Viterbo (CSSRV), con la finalità di «promuovere la ricerca e la didattica nell’ambito della storia della civiltà e del territorio e della valorizzazione e tutela dei beni culturali», con «attività didattiche nei settori della paleografia, della diplomatica, dell’archivistica, dell’edizione ed esegesi delle fonti, nonché collaborazioni volte al restauro dei beni artistici conservati nel monastero di Santa Rosa a Viterbo» (premesse e art. 1).

Il Laboratorio, attivato nella primavera del 2020, ha ricevuto apprezzamenti e consensi pressoché unanimi, da parte dei numerosi studenti che vi hanno partecipato (una novantina gli iscritti), dei responsabili dell’Ateneo e dei docenti della Scuola di Paleografia e Storia (SPeS).

A causa dello scoppio della pandemia di COVID-19, l’anno scorso il Laboratorio si è svolto interamente in modalità di didattica a distanza: in tutto 10 lezioni, ciascuna della durata di due ore. Dal momento che l’emergenza sanitaria continua, anche nel 2021 il Laboratorio si dovrà tenere in modalità di didattica a distanza, con lezioni registrate e messe poi a disposizione degli studenti insieme al resto del materiale didattico.

Le lezioni del Laboratorio hanno uno scopo essenzialmente pratico e si configurano come esercitazioni di lettura di testi medievali e dell’età moderna in latino e in volgare. L’esperienza dell’anno passato ha confermato che molti studenti non conoscono affatto o conoscono pochissimo il latino e la quasi totalità non ha alcuna nozione di paleografia e di diplomatica.

CALENDARIO DELLE LEZIONI 2021

Le lezioni del Laboratorio di Paleografia pratica e storia si svolgono dalle 17 alle 19,30 tutti i giovedì di marzo, aprile e maggio (tranne tre lezioni il mercoledì: il 31 marzo, il 14 aprile e il 26 maggio).

11 marzo

Gilda Nicolai, Eleonora RavaUn tesoro da scoprire a Viterbo: l’Archivio del monastero di Santa Rosa. 

Attilio Bartoli LangeliUn testo in volgare seicentesco dall’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo (la Memoria segreta, ca. 1650).

18 marzo

Paola Pogliani, Eleonora RavaVerso il Museo della quotidianità del monastero di Santa Rosa di Viterbo.

Attilio Bartoli LangeliDue testi in volgare dall’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo: un inventario di beni (anno 1344) e un registro di conti (fine del XV-inizio del XVI secolo).

25 marzo

Francesco M. CardarelliIl sistema abbreviativo medievale.

31 marzo (mercoledì)

Antonella AmbrosioDue lettere pontificie dall’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo (1255 e 1256).

Gloria Gubbiotto, Chiara SassiLa mensa delle monache dalla lettura dei Camerlengati del monastero di Santa Rosa da Viterbo (XVIII secolo).

8 aprile

Antonio CiaralliUn documento notarile veronese del XII secolo.

14 aprile (mercoledì)

Francesco M. Cardarelli, Eleonora RavaSigilli e documenti sigillati conservati nell’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo.

22 aprile

Simone AllegriaUn instrumentum notarile dall’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo (1236).

29 aprile

Filippo SeddaLe letture per la festa di san Francesco in un codice della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi (ca. metà del XIII secolo).

Giorgio Capriotti, Eleonora Rava, Chiara SassiLa collezione di dipinti e il restauro degli ex voto del monastero di Santa Rosa di Viterbo.

6 maggio

Marialuisa BottazziEpigrafi viterbesi (XI e XII secolo).

Paola Pogliani, Sabrina SottileFiligrana di carta e fiori di stoffa: il restauro dei reliquiari del monastero di Santa Rosa di Viterbo.

13 maggio

Rosalba Di MeglioUn testamento dall’Archivio del monastero di Santa Rosa di Viterbo (1379).

20 maggio

Carlo TedeschiLa scoperta a Casalbordino di un frammento di un codice dei Danti del Cento (secondo quarto del XIV secolo).

26 maggio

Antonella AmbrosioIl ritrovamento nell’Archivio di Stato di Napoli di un frammento di codice dalla certosa di Padula (fine del XII secolo).